SEO
24/10/2025
SEO 2025: Entity-First, contenuti con esperienza reale e ottimizzazione per le Risposte AI
Il traffico organico non è più solo “parole chiave + link”. Nel 2025 Google premia entità chiare, esperienza diretta e risposte utili che possono finire nelle AI Overviews/Risposte AI e nei risultati senza clic. Qui trovi un framework pratico per portare avanti il tuo progetto in modo solido.
1) Pensa per entità, non per keyword
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Definisci l’entità principale del sito (brand/organizzazione) e le entità correlate (servizi, prodotti, persone, luoghi).
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Costruisci cluster tematici: una pagina “pilastro” + articoli di supporto che coprono sotto-argomenti e casi d’uso.
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Rendi esplicita l’identità del sito: pagina “Chi siamo”, biografie autori, recapiti reali, profili social verificabili.
2) Contenuti con esperienza reale (E-E-A-T)
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Mostra prove: screenshot originali, dati, esperimenti, studi di caso.
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Firma gli articoli con autore competente, aggiorna la data quando migliori i contenuti.
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Evita il “contenuto riassunto”: aggiungi information gain (cosa in più rispetto a ciò che esiste).
3) Preparati alle Risposte AI
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Scrivi sezioni che rispondano a domande precise, con punti elenco chiari, pro/contro e step numerati.
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Inserisci definizioni sintetiche, esempi, FAQ e riepiloghi finali.
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Cura i formati che Google capisce bene: guide passo-passo, checklist, confronti, glossari.
4) Topical authority e link interni
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Ogni pagina del cluster deve linkare le altre in modo logico (hub & spoke).
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Evita la cannibalizzazione: una query = una pagina leader.
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Mantieni breadcrumb puliti e categorie coerenti.
5) Page Experience e Core Web Vitals (INP, LCP, CLS)
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INP fluido (interazione reattiva), LCP < 2,5s, CLS minimo (niente salti di layout).
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Ottimizza immagini (dimensioni corrette, formati moderni), font caricati bene, cache/CDN e TTFB basso.
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Carica in lazy ciò che non serve subito e riduci script non essenziali.
6) Indicizzazione e logica di crawling
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Mappa cosa deve stare in indice e cosa no (tag, filtri, parametri, duplicati).
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Usa canonical e noindex con criterio; correggi 404 inutili e 5xx.
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Controlla i log del server per capire come Googlebot gira il sito e dove sprechi crawl budget.
7) Fiducia e segnali di qualità
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Evidenzia prezzi, politiche di reso, termini, privacy, contatti.
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Gestisci recensioni e UGC con moderazione e trasparenza.
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Mantieni coerenza NAP (nome, indirizzo, telefono) su sito e directory.
8) Local SEO (se ti riguarda)
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Scheda Google Business Profile curata: categorie corrette, foto reali, post, Q&A.
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Pagine locali con contenuti specifici (servizi, orari, copertura, testimonianze della zona).
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Backlink/menzioni da realtà del territorio.
9) E-commerce SEO in breve
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Varianti e filtri: solo le combinazioni che hanno ricerca dovrebbero essere indicizzate.
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Pagine prodotto con media originali, specifiche, confronti e FAQ.
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Migliora la discovery: correlati, best seller, guide all’acquisto.
10) Misura ciò che conta davvero
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Oltre al ranking: traffico qualificato, CTR, conversion rate, valore per sessione, query di brand.
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Controlla copertura, statistiche di scansione, pagine in decadimento e opportunità di refresh.
11) Ciclo di vita dei contenuti
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Aggiorna ciò che performa (nuovi dati, sezioni, esempi), unisci i duplicati, reindirizza il vecchio inutile.
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Programma un content refresh trimestrale sui topic principali.
12) Piano 30/60/90 giorni (fast track)
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30 giorni: audit pagine/cluster, sistemazione tecnica minima, priorità contenuti con potenziale.
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60 giorni: pubblica/aggiorna i pilastri, costruisci interlinking, migliora Core Web Vitals.
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90 giorni: completa i cluster, attiva PR digitali/micro-partnership, ottimizza CTR e snippet.
Conclusione
La SEO del 2025 è strategia di entità + esperienza reale + performance. Se il tuo sito diventa la fonte più chiara e utile su un tema, Google (e le Risposte AI) lo premieranno. Lavora per cluster, cura l’esperienza e dimostra con fatti ciò che sostieni.